La società propone ed impone sempre con maggiore forza, stili di comportamento, modelli di pensiero ed un estetica codificata. Ci spinge in categorie facilmente etichettabili. La peculiarità umana dell’essere unico e particolare, viene spinta in sistemi pre-composti e pre-compilati. Il funzionalismo ci vuole uguali, costruisce spazi ed organizza il mondo in blocchi. Scatole. La nostra natura eclettica, poligonale e multi-direzionale viene chiusa in un sistema indistinguibile organizzata per occupare il minimo spazio.
Ma noi siamo davvero disposti a chiuderci in una scatola?
roBOx.21 è un’installazione realizzata dallo studio ROOF, che, grazie alla tecnologia dell’intelligenza artificiale, capta e rielabora i dati provenienti da una webcam traducendoli in trame colorate all’interno di una scatola asettica. Una proiezione mappata si attiva con la presenza umana svelando un mondo di sensazioni ed emozioni all’interno di quello che, apparentemente è un muro bianco. L’installazione vuole esplorare l’interiore umano, nascosto dietro un’omologazione culturale sempre più pervasiva. La dimensione interiore non solamente viene svelata, viene al contempo stesso liberata, “resa visibile”, godibile da noi stessi e da chi ci sarà vicino. Il corpo fisico del visitatore, sarà l’attore e si trasforma in generatore di particelle e scie luminose.
www.roofvideodesign.com
Ideazione: Mikkel Garro Martinsen
Notch Designer: Lorenzo Venturini e Mikkel Garro Martinsen
Interactive design: Lorenzo Venturini